Bonus Transizione 4.0: le scadenze di fine 2023 per gli investimenti in beni strumentali

Bonus Transizione 4.0: le scadenze di fine 2023 per gli investimenti in beni strumentali

Il bonus Transizione 4.0

Bonus Transizione 4.0: scadenza il 30 novembre 2023 per la consegna dei beni strumentali materiali ai fini di fruire dell’agevolazione fino al 40% delle spese.
C’è invece tempo fino al 31 dicembre 2023 per la fruizione del credito d’imposta pari al 20% per i beni immateriali. Nel nostro articolo tutti i termini da rispettare per gli investimenti agevolabili.

Bonus Transizione 4.0, le scadenze imminenti

Con l’anno che volge al termine, è fondamentale procedere nei tempi corretti per accedere agli incentivi sui beni strumentali.
La prima scadenza è fissata per il 30 novembre 2023, termine entro il quale completare gli investimenti per usufruire del credito d’imposta fino al 40%. 

Questa è la massima agevolazione possibile, valida per gli ordini accettati entro il 31 dicembre 2022, a condizione che sia stato versato un acconto pari almeno al 20% del costo dei beni entro la medesima data.

Il 31 dicembre 2023 è invece la data limite per beneficiare del credito d’imposta del 20%, con un tetto di 1 milione di euro, applicabile ai beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati. Dal prossimo anno, la percentuale dell’agevolazione scenderà al 15%.

Bonus Transizione 4.0: scadenza il 30 novembre 2023 per completare gli investimenti in beni strumentali materiali

La Legge n. 14/2023, convertendo il decreto Milleproroghe, ha stabilito al 30 novembre 2023 la scadenza per il credito d’imposta legato ai beni strumentali materiali. Tale data rappresenta il termine ultimo ed esteso per completare gli investimenti e godere del credito d’imposta, che può raggiungere fino al 40% del costo di acquisizione, a condizione di rispettare specifiche condizioni.

L’agevolazione si applica alle imprese che, entro il 31 dicembre 2022, abbiano gli ordini dei beni agevolabili accettati dal fornitore e abbiano versato un acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione.

Il 30 novembre 2023 è dunque il termine per completare gli investimenti ed effettuare i pagamenti rimanenti. Le misure del credito d’imposta sono le seguenti:
40% del costo di acquisizione per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
20% per investimenti oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
10% del costo per la quota di investimenti tra 10 milioni e 20 milioni di euro, limite massimo di costi ammissibili.

L’agevolazione è relativa ai beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati, come definiti nell’allegato A della legge n. 232/2016.

Il credito d’imposta sarà riconosciuto anche per gli investimenti effettuati dal 2023 al 2025, ma con percentuali ridotte che passano al:
20% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
10% del costo per investimenti oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
5% del costo per investimenti tra 10 milioni e 20 milioni di euro;
5% del costo per la quota di investimenti superiore a 10 milioni fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha precisato che il bonus Transizione 4.0 sarà accessibile per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026, a condizione dell’accettazione dell’ordine entro la fine del 2025 e del versamento di acconti pari almeno al 20% del costo di acquisizione entro la stessa data.

Bonus transizione 4.0, credito d’imposta per beni immateriali al 20% fino al 31 dicembre 2023

Graduale Riduzione del Credito d’Imposta per Beni Strumentali Immateriali 4.0

Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati, essenziali per i processi di trasformazione 4.0, segue un percorso di progressiva riduzione, come previsto dall’allegato B della legge n. 232/2016. Fino al 31 dicembre 2023, l’agevolazione sarà riconosciuta al 20% del costo di acquisizione, con un limite massimo di 1 milione di euro.

A partire dal 1° gennaio 2024, le percentuali del credito d’imposta diminuiranno a:
15% del costo, con un limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro, fino al 31 dicembre 2024;
10% del costo, con un limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025.

Si avvicina la fine dell’anno, e con essa la possibilità di beneficiare dell’agevolazione al 20%. Programmare gli investimenti in beni immateriali significa poter massimizzare il bonus entro la scadenza.

Confermata la possibilità di completare il piano di acquisizione dei beni entro il 30 giugno dell’anno prossimo ma sarà necessario procedere con l’ordine, che dovrà essere accettato dal venditore, e versare un acconto pari almeno al 20% del costo complessivo, entro il 31 dicembre 2023.

Bonus transizione 4.0

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