Welfare aziendale: quali vantaggi per il dipendente e per l’impresa

Il Welfare aziendale è l’insieme di tutte quelle iniziative messe in atto per migliorare la vita lavorativa e privata dei dipendenti attraverso beni e servizi, che pongono attenzione al benessere e alla salute dei collaboratori.
Alcuni esempi di benefit sono la previdenza integrativa (attraverso i fondi pensione), l’assicurazione sanitaria integrativa (con rimborso di spese mediche e convenzioni per checkup e visite specialistiche) e i buoni pasto (utilizzabili anche per acquisti di alimentari).
Sistemi di welfare aziendale, oltre ad essere un concreto sostegno al dipendente, contribuiscono a rendere l’azienda più attrattiva agli occhi di eventuali candidati, migliorando l’employer branding.

Come il Covid ha cambiato il welfare aziendale

La pandemia ha rivoluzionato il mondo del lavoro, così come le esigenze ed aspettative dei lavoratori.
Nel periodo di emergenza, diverse imprese hanno dimostrato un senso di responsabilità nei confronti dei propri dipendenti attivando iniziative di sostengo come descritto nel Rapporto Welfare Index PMI del 2021.

I principali filoni di intervento sono stati la salute e il benessere famigliare.
In ambito medico sono stati messi a disposizione servizi quali esami diagnostici per Covid (43,8% degli intervistati), consulti medici a distanza (21,3%) e assicurazioni sanitare (25,7%).
Per favorire la conciliazione di lavoro e vita privata è stata attività la formazione a distanza (39%), la flessibilità oraria (35,8%) e il sostegno per la gestione dei figli e degli anziani (7,2%).

Il 42% del campione intervistato ha evidenziato l’impatto positivo di queste iniziative, decidendo di inserire in via strutturale e permanente queste attività. A questo gruppo di aziende virtuose se ne inseriscono altre che hanno scelto di inserire ulteriori “flexible benefit”: un insieme di iniziative che impattano sulla vita famigliare del dipendente e sulla qualità del suo tempo libero.

Emerge dunque la necessità di intercettare tempestivamente il malessere dei dipendenti, soprattutto in periodi di crisi sanitaria ed economica.
Un’indagine della BVA Doxa sul “Benessere psicologico delle lavoratrici e dei lavoratori” evidenzia quanto ha inciso l’emergenza sanitaria in termini di stress e ansia. Il 92% degli intervistati ha dichiarato di “ritenere importante che l’azienda si occupi attivamente del benessere psicologico dei propri dipendenti”.

I vantaggi per l’impresa

I piani di welfare aziendale prevedono servizi che permettono di ridurre il cuneo fiscale del dipendente e dell’impresa, aumentando il potere di acquisto dei lavoratori.
Il 58% delle aziende intervistate per l’indagine sul welfare 2021 sopracitata, sottolinea che la presenza di forme di welfare aziendale migliora il clima interno all’azienda e permette di conciliare impegni di lavoro con la famiglia, aumentando la produttività nel lungo periodo.

Da una ricerca McKinsey di alcuni anni fa, si evidenzia inoltre come le politiche di Welfare riducano il tasso di assenteismo (- 15%) e aumentino il numero di ore lavorate (+ 5%).
McKinsey conclude il suo studio segnalando che il datore di lavoro ha un ritorno economico netto doppio rispetto ai costi sostenuti.

In conclusione, l’adozione di piani di welfare ha una ricaduta positiva sull’ambiente di lavoro e indirettamente un vantaggio per l’impresa, in termini di sostenibilità sociale, beneficio economico, produttivo e di immagine.

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